A 12 mesi dall'intervento, la piramide nasale appare in asse e sufficientemente simmetrica. L’ala nasale sinistra è anch’essa notevolmente migliorata della simmetria con la destra, pur restando una inevitabile differenza.
Nella visione dal basso la punta appare triangolarizzata, con sufficiente simmetria, nonostante l’evidenza della schisi congenita sx.
Nei tre quarti il naso appare più bilanciato.
Nel profilo il dorso è di altezza appropriata con un certo “tip break” che definisce lo stacco della punta. In pratica la punta è stata rialzata concomitante mente con la correzione della convessità del “becco di corvo”. Il dorso è stato reso omogeneo in toto con un innesto plicato di pericondrio e fascia temporale.
Nei tre quarti il naso appare più bilanciato.
Nel profilo il dorso è di altezza appropriata con un certo “tip break” che definisce lo stacco della punta. In pratica la punta è stata rialzata concomitante mente con la correzione della convessità del “becco di corvo”. Il dorso è stato reso omogeneo in toto con un innesto plicato di pericondrio e fascia temporale.
La cicatrice esito del prelievo costale al solco mammario è praticamente non visibile.

Rinoplastica terziaria su schisi

Questa paziente è stata affetta da labiopalatoschisi, deformità congenita che comporta anche deformità nasale. Per questo ha sostenuto, oltre ciò che riguarda la schisi, due precedenti interventi alla piramide nasale, compresa settoplastica. Pur avendo avuto miglioramento, la paziente lamenta residua simmetria dell’ala nasale sinistra, oltre che deformità nei tre quarti e residuo “becco di corvo” nel profilo. Non essendo disponibile sufficiente materiale dal setto, l’intervento richiede prelievo costale da cui trarre segmenti laminari appropriati, come innesti, per ridare simmetria, per quanto possibile, a dorso e punta.